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31 dic 2012

BUON ANNO !!!


FUOCHI D'ARTIFICIO BUON ANNO IN TUTTO IL MONDO E IN TUTTE LE LINGUE DEL MONDO :) !!!  



                                                   ALBANIAN Gëzuar vitin e ri

ALSATIAN e glëckliches nëies / güets nëies johr

ARABIC aam saiid / sana saiida

ARMENIAN shnorhavor nor tari

AZERI yeni iliniz mubarek

AFRIKAANS gelukkige nuwejaar

BAMBARA bonne année

BASQUE urte berri on

BELARUSIAN З новым годам (Z novym hodam)

BENGALI subho nababarsho

BERBER asgwas amegas

BETI mbembe mbu

BOBO bonne année

BOSNIAN sretna nova godina

BRETON bloavez mad

BULGARIAN честита нова година (chestita nova godina)

BIRMAN hnit thit ku mingalar pa

CANTONESE kung hé fat tsoi

CATALAN feliç any nou

CHINESE xin nièn kuai le / xin nièn hao

CORSICAN pace e salute

CROAT sretna nova godina

CZECH šťastný nový rok

DANISH godt nytår

DUTCH gelukkig Nieuwjaar

ESPERANTO felicxan novan jaron feliæan novan jaron (Times SudEuro font)

ESTONIAN head uut aastat

FAROESE gott nýggjár

FINNISH onnellista uutta vuotta

FLEMISH gelukkig Nieuwjaar

FRENCH bonne année

FRIULAN bon an

GALICIAN feliz aninovo

GEORGIAN gilotsavt aral tsels

GERMAN ein gutes neues Jahr / prost Neujahr

GREEK kali chronia / kali xronia eutichismenos o kainourgios chronos

GUARANÍ rogüerohory año nuévo-re

HAITIAN CREOLE bònn ané

HAWAIIAN hauoli makahiki hou

HEBREW shana tova

HINDI nav varsh ki subhkamna

KANNADA hosa varshada shubhaashayagalu

KHMER sur sdei chhnam thmei

KIRUNDI umwaka mwiza

KOREAN seh heh bok mani bat uh seyo

KURDE sala we ya nû pîroz be

HUNGARIAN boldog új évet

ICELANDIC farsælt komandi ár

INDONESIAN selamat tahun baru

ITALIAN buon anno, felice anno

IRISH GAELIC ath bhliain faoi mhaise

JAPANESE akemashite omedetô

KABYLIAN asseguèsse-ameguèsse

NORWEGIAN godt nytt år

MACEDONIAN srekna nova godina

MALAGASY arahaba tratry ny taona

MALAY selamat tahun baru

MALTESE sena gdida mimlija risq

MAORI kia hari te tau hou

MONGOLIAN shine jiliin bayariin mend hurgeye (Шинэ жилийн баярын мэнд хvргэе)

MORÉ wênd na kô-d yuum-songo

LAO sabai di pi mai

LATIN felix sit annus novus

LATVIAN laimīgo Jauno gadu

LINGALA bonana / mbula ya sika elamu na tonbeli yo

LITHUANIAN laimingų Naujųjų Metų

LOW SAXON gelükkig nyjaar

LUXEMBOURGEOIS e gudd neit Joër

OCCITAN bon annada

PERSIAN sâle no mobârak

POLISH szczęśliwego nowego roku

PORTUGUESE feliz ano novo

ROMANI bangi vasilica baxt

ROMANIAN un an nou fericit / la mulţi ani

RUSSIAN С Новым Годом (S novim godom)

SAMOAN ia manuia le tausaga fou

SANGO nzoni fini ngou

SOBOTA dobir leto

SPANISH feliz año nuevo

SWAHILI mwaka mzuri

SWEDISH gott nytt år

SWISS-GERMAN äs guets Nöis

SARDINIAN bonu annu nou

SCOTTISH GAELIC bliadhna mhath ur

SERBIAN srecna nova godina

SHONA goredzwa rakanaka

SINDHI nain saal joon wadhayoon

SLOVAK stastlivy novy rok

SLOVENIAN srečno novo leto

TAMIL iniya puthandu nalVazhthukkal

TATAR yana yel belen

TELUGU nuthana samvathsara subhakankshalu

TAGALOG manigong bagong taon

TAHITIAN ia ora te matahiti api

THAI (sawatdii pimaï)

TIBETAN tashi délek

TURKISH yeni yiliniz kutlu olsun

UDMURT Vyľ Aren

UKRAINIAN Z novym rokom

URDU naya saal mubarik

WALOON (“betchfessîs” spelling) bone annéye / bone annéye èt bone santéye

WELSH blwyddyn newydd dda

WEST INDIAN CREOLE bon lanné

YIDDISH a gut yohr

VIETNAMESE Chúc Mừng Nam Mới / Cung Chúc Tân Niên / Cung Chúc Tân Xuân

GRAZIE, Grazie, grazie !!!


Ciao a Tutti !

Ed Eccomi qua, è arrivato l'ultimo Post dell'Anno 2012

Grazie Grazie Grazie e ancora GRAZIE !

Un Anno bello, ma nello stesso tempo Difficile in molte cose:
Disoccupazione, Terremoto, Problemini di Salute...

 


Ma sopratutto voglio ricordare le cose più BELLE di quest'anno:
Ordinazione Sacerdotale di mio Fratello, Prima Messa di mio fratello, aver lavorato con dei Angeli e Gesù durante l'estate, più bella esperienza lavorativa della mia Vita, aver raggiunto alcuni obbiettivi, nuove amicizie, Apertura dell'Anno della Fede, Apertura del Blog e tante altre Cose !!!

  








GRAZIE GESU' DI TUTTO QUELLO CHE FAI PER ME !!!



Grazie !


Testo della Canzone GRAZIE dei Controtempo, queste parole e questa canzone è quest'anno che sta per finire e il prossimo che sta per Arrivare 


(Qua sotto, potrete anche ascoltarla attraverso il video di youtube)


Grazie per la luce che mi illumina un idea 
e la spinge fino al suono della voce 
Grazie per la terra che io chiamo casa mia 
e il mio passo che cammina più veloce 
Grazie per la luna sopra le montagne che 
mi fa alzare il mio orizzonte da me 
Grazie per le stelle sopra questa notte che 
fa da culla a tutti i sogni e i perché 
Grazie per la sveglia che mi suona al lunedì 
e che non mi fa rischiare di non fare 
Grazie per il Liga che mi canta in un cd 
Per il pane e per i vino sull’altare 
Grazie per la birra offerta da un amico che 
ha bisogno di parlare con me 
Grazie per il fango sulla tuta e sul kway 
dopo il calcio e quando torno dai miei 
Grazie di tutto sto vento che c’è 
Grazie di tutta sta vita per me 
Grazie del cielo che è sempre dov’è 
e delle facce qua sotto con me 
Grazie a te che mi dai fiato e vita… 
Grazie per la mano di chi mi riporta su 
quando non so più rialzarmi da uno sbaglio 
Grazie per l’abbraccio che non scorderò mai più 
e per quella brutta copia scritta meglio 
Grazie per la goccia di sudore in fronte che 
fa venire fuori il meglio di me 
Grazie per gli amici la domenica nel bar 
e per l’anima in un giro di sol 
Grazie di tutto sto vento che c’è 
Grazie di tutta sta vita per me 
Grazie del cielo che sta li dov’è 
e della stella che cade per me 
Grazie a te che mi dai tutto quello che mi dai 
Grazie a te che mi dai fiato e vita e un’altra salita per me 

Grazie del tempo donato così 
e che Grazie a un respiro sono vivo 
Grazie della storia che mi hai dato fino a qui 
e del brivido che sento quando scrivo 
Grazie solo Grazie perché altro non si può per parlare della vita che ho 
Grazie solo grazie ma anche scusami però 
per le volte dimenticherò…Grazie per la vita che ho… 



Buon Natale e Buon Anno !!!


Buon NATALE e Felice ANNO Nuovo con questo bellissima Immagine qua sotto



30 dic 2012

Siamo ancora nel tempo di Natale


La verità è germogliata dalla Terra 


Santa Famiglia


Oggi è la Giornata della Santa Famiglia di Nazareth, qui sotto c'è una preghiere scritta da Papa Giovanni Paolo II



Preghiera alla Santa Famiglia scritta da Papa Giovanni Paolo II:

«O Santa Famiglia di Nazareth, comunità d’amore di Gesù, Maria e Giuseppe, modello e ideale di ogni famiglia cristiana, a te affidiamo le nostre famiglie.

Apri il cuore di ogni focolare domestico alla fede, all’accoglienza della Parola di Dio, alla testimonianza cristiana, perché diventi sorgente di nuove e sante vocazioni.

Disponi le menti dei genitori, affinché con carità sollecita, cura sapiente e pietà amorevole, siano per i figli guide sicure verso i beni spirituali ed eterni.

Suscita nell’animo dei giovani una coscienza retta ed una volontà libera, perché crescendo in sapienza, età e grazia, accolgano generosamente il dono della vocazione divina.

Santa Famiglia di Nazareth, fa’ che tutti, contemplando ed imitando la preghiera assidua, l’obbedienza generosa, la povertà dignitosa e la purezza verginale vissuta in te, ci disponiamo a compiere la volontà di Dio e ad accompagnare con previdente delicatezza quanti tra noi sono chiamati a seguire più da vicino il Signore Gesù, che per noi ha dato sé stesso. Amen».




Nuovi post in arrivo


Il Blog sarà attivo e ci saranno sempre nuovi post tutti i giorni, programmati nei giorni precedenti,
 ma io vado un pò in vacanza e quindi non sarò presente.. 

BUONE VACANZE CHI CI VA !!!

29 dic 2012

7 mesi fa e chi si ricorda più ?!


Già tutti i siti Internet d'informazioni ( ne cito alcuni: Tgcom,Ansa,LaRepubblica...) si sono Dimenticati di noi/loro, di quel popolo senza più una casa e che questo Natale e Capodanno non lo passano a casa loro... Mah.. !

Io voglio ricordare così, Si 7 mesi fa ci fu quella seconda e grande scossa che colpì sopratutto la Bassa Modenese e voglio ricordarla con questi 2 articoli (vedi più sotto) pubblicati nei giorni dopo quel terremoto e ricordiamo di NON dimenticare e dimenticarli, loro hanno ancora molto bisogno di noi delle nostre preghiere e se possiamo del nostro aiuto, molti di loro questo Natale e questo capodanno non l'hanno potuto passare nelle loro cose, ricordiamocelo non dimentichiamo !!!


L'Emilia è quel pezzo di terra voluto da Dio per permettere agli uomini di costruire la Ferrari. Gli Emiliani sono così. Devono fare una macchina? Loro ti fanno una Ferrari, una Maserati e una Lamborghini. Devono fare una moto? Loro costruiscono una Ducati. Devono fare un formaggio? Loro si inventano il Parmigiano Reggiano. Devono fare due spaghetti? Loro mettono......... in piedi la Barilla. Devono farti un caffè? Loro ti fanno la Saeco. Devono trovare qualcuno che scriva canzonette? Loro ti fanno nascere gente come Dalla,Morandi,Vasco,Liga. Devono farti una siringa?loro ti tirano su un'azienda biomedicale. Devono fare 4 piastrelle? Loro se ne escono con delle maioliche. Sono come i giapponesi,non si fermano,non si stancano,e se devono fare una cosa,a loro piace farla bene e bella, ed utile a tutti... Ci saranno pietre da raccogliere dopo un terremoto? Loro alla fine faranno Cattedrali.
[Tratto da: Il Resto del Carlino]


Mi sono quasi commosso e mi sento un po inutile ha poter fare praticamente nulla in quelle zone, vi posso dire d'esservi vicino nella Preghiera di più purtroppo non posso fare al momento!!!
Posso anche dire che noi Umani davanti a un Terremoto diventiamo tutti molto molto piccoli!!!

CORAGGIO CE LA FARETE A RISOLLEVARVI DEL TUTTO, SONO SICURO !!!



Ricordati sempre che



Di Mettere Dio al Primo Posto !!!


Ricordati di non perdere tempo e Lasciate del tempo per Dio !!! 

28 dic 2012

Musica !!!


Una bellissima Canzone e per me un bel VideoClip
Da ASCOLTARE e GUARDARE !


Canzone dei WHEATUS, titolo della Canzone A Little Respect

The official video for the second single from Wheatus' debut album. Starring Shawn Hatosy and Brittany Murphy, A Little Respect reached number 3 in the UK Singles Chart in July 2001.

Grazie

27 dic 2012

Natale dagli Stati dell'Europa


Ciao 

Ecco qua la Cartina Geografica del Natale !!!

Appena ho visto questa immagine non potevo non pubblicarla !!! 

Quindi ancora una volta Buon Natale in tutte le lingue Europee !!! 



Mi piace un sacco questa immagine !!! :) 

26 dic 2012

E' sempre Natale


Ricordo che anche oggi è sempre Natale e sarà Natale ancora per molti giorni..
Accogliamolo nei nostri Cuori, Nelle nostre Case, Famiglie...

Aspettando l'arrivo dei Re Magi vi metto questo video/canzone che ci accompagna ancora per questi giorni di Natale !!! 

Grazie !


25 dic 2012

Buon Natale anche dalla Casa della Carità

BUON NATALE DAGLI ANGELI DELLA
 CASA DELLA CARITA' DI COGNENTO (MODENA)

GRAZIE DI QUESTO BELLISSIMO VIDEO E DI QUESTI SPLENDIDI AUGURI DI BUON NATALE, SIETE FANTASTICI !!!

‎"E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi" (Gv 1,14)






Buon Natale in tutte le lingue del Mondo


AUGURIO DI BUON NATALE DA PAPA BENEDETTO XVI IN TUTTE LE LINGUE DEL MONDO





Albanese:Gezur Krislinjden 
Arabo: Idah Saidan Wa Sanah Jadidah
Basco: Zorionak eta Urte Berri On
Boemo: Vesele Vanoce
Bretone: Nedeleg laouen na bloavezh mat
Catalano: Bon Nadal i un Bon Any Nou
Ceco: Prejeme Vam Vesele Vanoce a stastny Novy Rok 
Cinese (Cantonese): Gun Tso Sun Tan'Gung Haw Sun
Cinese (Mandarino): Kung His Hsin Nien bing Chu Shen Tan
Cingalese: Subha nath thalak Vewa. 
Coreano: Sung Tan Chuk Ha 
Croato: Sretan Bozic
Danese: Glædelig Jul
Estone: Ruumsaid juuluphi 
Fiammingo: Zalig Kerstfeest en Gelukkig nieuw jaar 
Filippino: Maligayan Pasko 
Finlandese: Hyvaa joulua
Francese: Joyeux Noel
Gallese: Nadolig Llawen
Giapponese: Shinnen omedeto. Kurisumasu Omedeto 
Greco: Kala Christouyenna 
Indonesiano: Selamat Hari Natal
Inglese: Merry Christmas
Islandese: Gledileg Jol 
Lituano: Linksmu Kaledu
Macedone: Sreken Bozhik
Maltese: LL Milied Lt-tajjeb 
Norvegese: God Jul, or Gledelig Jul 
Occitano: Pulit nadal e bona annado
Olandese: Vrolijk Kerstfeest en een Gelukkig Nieuwjaar! 
Polacco: Wesolych Swiat Bozego Narodzenia
Portoghese (Brasile): Boas Festas e Feliz Ano Novo
Portoghese: Feliz Natal 
Rumeno: Sarbatori vesele
Russo: Pozdrevlyayu s prazdnikom Rozhdestva
is Novim Godom 
Sardo: Bonu nadale e prosperu annu nou
Serbo: Hristos se rodi 
Slovacco: Sretan Bozic oppure Vesele vianoce 
Sloveno: Vesele Bozicne. Screcno Novo Leto
Spagnolo: Feliz Navidad
Svedese: God Jul and (Och) Ett Gott Nytt År
Tailandese: Sawadee Pee Mai 
Tedesco: Fröhliche Weihnachten 
Turco: Noeliniz Ve Yeni Yiliniz Kutlu Olsun 
Ucraino: Srozhdestvom Kristovym 
Ungherese: Kellemes Karacsonyi unnepeket
Vietnamita: Chung Mung Giang Sinh

(traduzioni presi dal Blog di Francesco Contini)

E' NATO !!!

                                                                                    



BUON NATALE A TUTTI

Stanotte un angioletto,
con lieve batter d'ale,
disceso sul mio letto
mi sussurrò: "E' Natale"

La magica parola
mi fece ridestare,
in una corsa sola
venni di qui a guardare.

Ne fui come incantato!
Oh giubilo degli occhi!
Gesù m'avea portato
un monte di balocchi.

"Ma prima di giocare"
mi disse una vocina
" va, corri ad abbracciare
il babbo e la mammina!"

Ed eccomi raggiante
qui a dirvi con amore:
"Lieto Natale! E tante
gioie serene in cuore".

E' NATO GESU' !!!

Vieni di notte,
ma nel nostro cuore è sempre notte:
e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni in silenzio,
noi non sappiamo più cosa dirci:
e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni in solitudine,
ma ognuno di noi è sempre più solo:
e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni, figlio della pace,
noi ignoriamo cosa sia la pace:
e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni a liberarci,
noi siamo sempre più schiavi:
e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni a consolarci,
noi siamo sempre più tristi:
e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni a cercarci,
noi siamo sempre più perduti:
e dunque vieni sempre, Signore.

Vieni, tu che ci ami,
nessuno è in comunione col fratello
se prima non lo è con te, Signore.

Noi siamo tutti lontani, smarriti,
né sappiamo chi siamo, cosa vogliamo:
vieni, Signore.
Vieni sempre, Signore.



(Testi presi da DioIncidenze) 

Per questo Santo Natale !


Per questo santo natale voglio pregare, pregare per tutta quella gente che non ha la possibilità di viverlo in tutta la sua pienezza, che non è cosi felice come magari molti di noi lo siamo in questo momento speciale... 
Per i popoli dell'Iraq, della Siria, di tutti i Paesi in guerra, per tutte quelle persone che muoiono di fame e di sete... 
Per tutti noi, perchè questo santo natale possa farci ritrovare il giusto cammino, la strada che d'amore e di gioia "Lui"ci ha messo davanti...
AUGURI DI BUON NATALE MONDO!
TANTI AUGURI GESU' !!! 

Vi metto qua sotto anche questa bellissima canzone/video che aiuta molto in questo giorno di Natale accogliere la presenza di Gesù Bambino in mezzo a noi !

Grazie e Buona Santa Notte !!!

Oh holy night !!!


(Video creato/fatto dalla LuciaPederzoli
Canzone Cantata dai GenRosso nel Duomo di Modena)

24 dic 2012

Storia del Natale - History of Christmas - Histoire de Noël






Storia del Natale se Gesù fosse nato ai tempi di Google e Facebook ?




Il Vecchio e il Bambino - Natale




Tra poco sarà di nuovo Natale.
Il vecchio stava seduto sulla solita vecchia sedia, davanti alla solita vecchia piazza di un vecchio paese.
Il bambino si avvicina chiedendo:
“Vecchio, quanti Natali hai visto?”
“Ho visto tanti Natali”
Il vecchio rispose senza neanche guardare il bambino.
“E quante cose hai fatto?”
“Ne ho fatte tante”
Anche questa volta volta il vecchio non volse lo sguardo al bambino.
“Dimmene qualcuna”
“Quando ero giovane come te ho giocato, ho pescato, ho baciato la mia prima donna, poi mi sono sposato, ho iniziato a lavorare, ho fatto tre figli che hanno fatto altri figli, ho smesso di lavorare e ho cominciato a guardare la piazza”
Al vecchio brillavano gli occhi, ora guardava il bambino.
“E tu?”, disse, “quante cose hai fatto”
Il bambino, inorgoglito da tale domanda rispose
“Nessuna, ma ho intenzione di giocare, pescare, studiare, baciare la mia prima donna, sposarmi, iniziare a lavorare, fare 3 figli che faranno altri figli, smettere di lavorare e sedermi lì dove sei seduto adesso a continuare a guardare la piazza, così potrò rispondere al bambino di domani”



Buon Natale !!!


Siamo quasi arrivati al Natale, alla nascita di Gesù nella stalla, vi volevo Augurare il Buon Natale con questa immagine e più tardi pubblicherò un altro post con il video di Benedetto XVI che Augura il Buon Natale in tutte le lingue :) 



Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato


Un Film, che per me è un Capolavoro, che ve lo consiglio assolutamente d'andare ha vedere


Bilbo, eroe riluttante, si trasforma in un membro attivo e consapevole della compagnia, in grado di superare la prova non tanto sul coraggio e lintelligenza quanto sulla pietà
La vita tranquilla dello hobbit Bilbo Baggins viene interrotta all’improvviso quando il mago Gandalf lo coinvolge nella spedizione di un gruppo di nani, guidati dal principe in esilio Thorin Scudodiquercia, per riconquistare il regno perduto sotto la montagna di Erebor, ora occupato dal drago Smaug.

Bilbo, inizialmente riluttante, decide infine di rispondere al richiamo dell’avventura, ma non sa che lo aspettano pericoli immensi, tra attacchi di orchi e troll, lupi mannari e minacce ancora più oscure che nascono dall’ombra, mentre un anello misterioso lo attende nelle viscere di una montagna…

L’Hobbit Bilbo, eroe riluttante, si trasforma in un membro attivo e consapevole della compagnia, in grado di superare la prova non tanto sul coraggio e l’intelligenza quanto sulla pietà

Il film ha un avvio un po’ “diesel” (oltre due ore, ne sarebbero forse bastate meno, anche se il ritmo della seconda parte fa perdonare la lentezza della prima) ma concentrarsi sulle debolezze della pellicola, comunque, significherebbe fare gli schizzinosi di fronte ad un piatto imbandito e colmo di bendiddio almeno quanto una dispensa hobbit

Si può affermare senza molti dubbi che questo nuovo adattamento di una delle opere più amate di J.R.R. Tolkien, nonché prequel (scritto però molto prima, in un’epoca in cui il concetto nemmeno esisteva) de Il signore degli anelli, fosse uno dei film più attesi dell’anno da schiere di fan non solo cinematografici ma anche lettori di lunga data del grande scrittore inglese. Un’attesa durata nove anni (tanti ne sono passati dall’ultimo episodio della trilogia precedente, premiata con 11 Oscar) e che per forza di cose rischia di andare un po’ delusa.

Prima di tutto perché a vedere dall’avvio un po’ “diesel” di questo primo episodio (oltre due ore, ne sarebbero forse bastate meno, anche se il ritmo della seconda parte fa perdonare la lentezza della prima) l’idea di espandere addirittura in tre film un volume di poco più di trecento pagine sembra più il frutto dell’avidità che contraddistingue ormai i produttori di grandi blockbuster fantasy (vedi casi ancora più imbarazzanti di Harry Potter e Twilight) che di una reale necessità narrativa.

E poi perché il 3D (in alcune proiezioni ulteriormente “migliorato” da un tipo speciale di ripresa a 48 fotogrammi al secondo anziché gli usuali 24), a volte anziché aumentare l’effetto di immersione nella Terra di Mezzo rende meno reali e drammatici i bellissimi paesaggi in cui la storia di svolge.

Fatta la tara di questi “difetti”, che impediscono alla nuova avventura firmata da Peter Jackson di raggiungere il livelli di vero e proprio capolavoro della trilogia precedente (non a caso premiata sia dal pubblico che dalla critica e capace di superare i limiti di un “genere”, il fantasy, che respinge almeno quanto attrae), loHobbit resta comunque un gran bel film, capace di coinvolgere ed emozionare e graziato dal solito meraviglioso cast.

Oltre a Ian Mckellen, una certezza nei panni di Gandalf (nonostante il nuovo illustre doppiatore, Gigi Proietti, rischi di essere un po' invadente), e le vecchie conoscenze, Kate Blanchett (Galadriel), Christopher Lee (Saruman) e Hugo Weaving (Elrond), a spiccare è il protagonista Martin Freeman (noto al pubblico televisivo per l’originale The Office e più di recente come Watson di un fortunato adattamento di Sherlock Holmes), che con la sua affabilità e simpatia incarna in maniera perfetta lo hobbit titolare, che vive nel suo confortevolissimo buco, preoccupandosi di verdure da concorso (come i protagonisti dei libri di Woodhouse), centrini della mamma e dispense ben fornite, ma che saprà trovare in se stesso il cuore e il coraggio di un vero eroe.

Altrettanto riuscito il Thorin di Richard Armitage, un principe nano senza regno e prigioniero di una grandezza perduta, ansioso di ritrovare la sua patria e il suo onore, un vero eroe tragico (e non temiamo qui di rivelare qualcosa di troppo ai lettori) che, a dispetto della statura, ha la grandezza dei grandi personaggi della mitologia nordica e degli eroi de Il signore degli anelli, come lo sfortunato Boromir o Theoden, i cui combattimenti fatali sono visivamente (e astutamente) citati da Jackson e colleghe nel climax della storia.

Non sono gli unici arricchimenti che il team di sceneggiatori si permette pescando a piene mani oltre che nel libro maggiore anche nelle numerose appendici che Tolkien stesso elaborò per far rientrare la sua “favola per bambini” nello schema più esteso della sua mitologia della Terra di Mezzo. Altri elementi, il tesoro nascosto dei nani, le ricchezze maledette, il drago, e l’anello hanno risonanze wagneriane (i Nibelunghi e l’oro del Reno), ma anche altre provenienti dalle meno conosciute mitologie scandinave e dalla tradizione anglosassone (il Beowulf) che il professore oxfordiano conosceva a menadito e che rielabora in una forma organica e nuova per dare consistenza al suo mondo.

I nani di Tolkien e Jackson, però, sono molto meno arcigni di quelli della tradizione nordica: qui, al di là dell’amore per le ricchezze della terra, sono più simili a una banda di avventurieri senza patria, degli emarginati dal mondo, che un momento si possono abbandonare al cibo e alla bevute (saccheggiando senza falsi pudori la dispensa di Bilbo, ma rimettendogli poi in ordine le stoviglie) o farsi mettere “letteralmente” nel sacco da tre grossi troll, ma in altri lasciarsi andare all’autentica malinconia dei “senza patria”.

Questo sentimento di appartenenza (o nostalgia, che è l’altra faccia della stessa medaglia) ad un luogo da poter chiamare casa (che nell’inglese non a caso suona home-land) è ciò che unisce profondamente il pantofolaio Bilbo agli esuli nani, ciò che alla fine di questo primo tratto di percorso riesce a trasformare l’eroe riluttante in un membro attivo e consapevole della compagnia.

Nel mezzo, però, Bilbo ha incontrato qualcosa di ancor più pericoloso e impegnativo ed è stato messo alla prova tanto sul coraggio e l’intelligenza quanto sulla pietà: nelle viscere delle montagne nebbiose, separato dagli altri e armato solo della sua piccola spada, si imbatte in Gollum e nel suo tesoro (l’unico anello di Sauron, ma lui ancora non lo sa), salva la sua vita con un gioco di indovinelli degno della principessa Turandot e ne risparmia un’altra con un gesto che sarà ricco di ripercussioni su di lui ma anche su tutto il destino della Terra di Mezzo.

Questi momenti, che i lettori attendono con spasmodica impazienza, più di mille battaglie e sfide con mostri vari (ma il salvataggio finale ad opera delle aquile resta comunque bellissimo) o di simpatiche ma un po’ dispersive digressioni sullo stralunato mago Radagast (Saruman lo accusa di inventarsi le cose a causa della troppa dimestichezza con i funghi allucinogeni…), il primo a intuire le minacce oscure che preannunciano il ritorno di Sauron ed allarmare Gandalf. La minaccia monta ma il concilio a Gran Burrone, quanto a mancanza di interventismo, assomigli ad un incontro della Società delle Nazioni agli albori del Nazismo; del resto non può essere che così visto che agli eventi de Il signore degli anelli mancano ancora decine di anni e il collegamento con la minaccia del drago resta un po’ teorico. Il tutto contribuisce comunque a rendere l’insieme probabilmente un po’ più cupo di quanto fosse il libro originale, che inizia, come qui citato, ma non subito, con “In un buco viveva un hobbit…” e poi riesce miracolosamente a mantenere lo stesso tono sospeso di commedia anche nei momenti più cupi, pur senza censurare tragedie e morte.

Concentrarsi sulle debolezze della pellicola, comunque, significherebbe fare gli schizzinosi di fronte ad un piatto imbandito e colmo di bendiddio almeno quanto una dispensa hobbit e che ha da regalare soddisfazioni in quantità a chi aspettava da tanto tempo questo “viaggio in aspettato” ancora senza conclusione.

Titolo Originale: The Hobbit - An unexpected Journey
Paese: Usa, Nuova Zelanda
Anno: 2012
Regia: Peter Jackson



23 dic 2012

Buona Domenica !


''Un Natale di speranza vissuto nella sobrietà della vita e nella grandezza degli ideali'' e' l'augurio dei frati di Assisi. 
''Il Natale, che negli anni, purtroppo, si e' trasformato in festa consumistica - dice il Custode del Sacro Convento, padre Giuseppe Piemontese - rischia di appesantire ulteriormente la condizione psicologica e morale delle persone e delle famiglie, che si sentono lacerate e divise tra richiami al consumo e precarieta' della realta' in cui vivono''.

(Fonte: Ansa.it)

Verso il Natale..


Ebbene Si, siamo già arrivati all'ultima Domenica d'Avvento 2012;

Condivido con voi questa immagine della 4 candele d'Avvento accese e che spiega che il tempo d'Avvento è anche tempo di Preghiera, Accoglienza, Contemplazione, Attesa, Gioia, Silenzio...




Tra poche ore ci sarà anche il Giorno di festa il Giorno della Nascita di Gesù e che anche Gesù possa nascere ed essere accolto anche nei nostri Cuori e nelle nostre case !!!

TESTIMONIANZA DI CHIARA AMIRANTE A DEPUTATI E SENATORI ITALIANI

Mercoledì 19 dicembre 2012 alle ore 19.30 Chiara Amirante, fondatrice della Comunità Nuovi Orizzonti e autrice del libro “Solo l’amore resta”, ha incontrato parlamentari e senatori italiani nella Sala degli Atti Parlamentari in Roma. Per l’occasione ha raccontato la sua esperienza di vita, il percorso che l’ha portata dagli studi in scienze politiche ai pericolosi sotterranei della Stazione Termini di Roma, attraverso il dolore della malattia che, invece di ostacolarla, le ha confermato - con una guarigione inspiegabile dal punto di vista medico - una vera e propria chiamata a dare la vita per il “popolo della notte” e le persone più dimenticate. Riportiamo alcuni stralci dell’incontro durato un ora e mezza.


(In fondo alla Post, potete trovare anche il Video con un'anticipazione alla sua testimonianza scritta qua sotto)

“Sono venuta tra voi politici per condividere la gioia di aver visto tanti giovani che facevano parte del popolo della notte diventare cavalieri della luce e testimoni della gioia resurrezione - ha detto Chiara - ma sono venuta anche a consegnarvi le loro lacrime, le loro cicatrici indelebili, i loro racconti agghiaccianti. L’ 80% dei ragazzi fa uso e abuso di sostanze stupefacenti e i dati statistici di anoressia, bulimia, violenza sessuale e sesso dipendenza sono sconcertanti. Io ho fatto quel poco che ho potuto attraverso la mia debolezza e la potenza di Dio, ma sono qui perché credo che voi potete fare tanto per dare risposte ancora più grandi di quelle che possono nascere per contagio dal basso. Credo che la politica vada vissuta come una missione che da la possibilità di portare dei contributi molto importanti a servizio del bene comune e basta davvero poco perché chi ha visto i suoi sogni infrangersi contro i muri dell’indifferenza, della violenza, dell’abbandono possa tornare a sognare, vivere e sperare”.

Nonostante la vostra indifferenza noi esistiamo è la dicitura del murales che il primo ragazzo in overdose avvicinato in Stazione Termini ha mostrato a Chiara dopo averle confidato 4 tentativi di suicidio. “Un colpo allo stomaco ed uno al cuore - lo ha definito Chiara - uno per il grido di dolore raccolto dal giovane, l’altro per l’intensità delle parole che poi ha aggiunto: “Chiara mi hai salvato la vita. Ero proprio deciso ad uccidermi ma poi ho visto la gioia nei tuoi occhi, ora so che esiste e voglio cercare anche io quel Gesù che te l’ha donata e ti porta a rischiare la tua vita per noi. Inoltre ho pensato che se c’è ancora anche una sola persona disposta ad ascoltare per più di un ora uno come me, ragazzi come noi… vale la pena di vivere”.

Impotenza e gioia. Queste le sensazioni di Chiara allora e durante gli altri dialoghi con tossicodipendenti, criminali, ex carcerati, prostitute, senzatetto. Impotenza per la gravità delle situazioni di vita e per la mancanza di un luogo dove accoglierli. Gioia, invece, nella scoperta che non esistono persone cattive, solo persone non amate, disagiate, povere, imprigionate dalla criminalità organizzata, che cercano ascolto e desiderano lasciare l’inferno della strada e scommettere su Gesù e che una volta raggiunte dall’Amore di Dio tornano in quelle stesse strade dove vivevano di espedienti, violenza, spaccio devianza, per testimoniare con forza la gioia della resurrezione.

Ai deputati e senatori in sala, Chiara Amirante ha spiegato: “Ho ricevuto tante promesse da politici, le strutture e i fondi promessi vent’anni fa per il primo progetto di accoglienza li sto ancora aspettando,. Quando ho compreso che i politici continuavano a promettere e i ragazzi che incontravo in strada a morire ho deciso di rivolgermi unicamente a Colui che non manca mai di mantenere le proprie promesse e ho sentito di dovermi fidare con tutto il mio cuore di Dio cercando di abbandonarmi e vivere con radicalità la Parola”: Non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete (…) Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. (…) Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta (Mt 6, 25).

“Mi servivano più 20 milioni al mese per accogliere una ventina di persone e guadagnavo un milione di lirema la Parola di Dio era chiara e aggiungeva Va’, vendi tutto quello che hai e dallo ai poveri (Mc 10) - ha proseguito - così ho lasciato tutto, compreso il lavoro, e ho deciso di andare a vivere in strada, come i gigli del campo. Nel giorno della Festa di Maria Ausiliatrice, data scelta per lasciare lavoro casa e ogni cosa, ho ricevuto tre telefonate: la proposta di una struttura gratis, l’offerta di locali per un centro di ascolto nei sottopassaggi della metro e la disponibilità di spazi di prima accoglienza vicino a Stazione Termini. Quando Dio promette, mantiene alla grande. La parola di Dio …è Parola di Dio!”

Sull’ideale di vivere insieme il Vangelo è nata dunque la prima comunità di Nuovi Orizzonti, composta da tossicodipendenti, ex detenuti, narcotrafficanti, prostitute, satanisti, criminali, alcolisti… cuori spezzati, persone morte nell’anima. “Questi ragazzi, con i loro tatuaggi, le loro cicatrici, i loro vari precedenti penali, sono presto diventati convincenti missionari nelle zone calde di Roma, che testimoniavano ai loro amici il passaggio dalla morte alla vita e con zelo si preoccupavano di evitare che altri cadessero nelle loro stesse trappole e dipendenze.


La Comunità Nuovi Orizzonti - ha sottolineato Chiara - è nata come accompagnamento per molti (non solo i ragazzi accolti nelle comunità) nel percorso di conoscenza di sé e guarigione del cuore per riscoprire cosa significa amare. Ora più di 250 mila persone hanno preso l’impegno di portare la rivoluzione dell’amore nel mondo come “Cavalieri della Luce”. In più sono attivi 174 centri di formazione al volontariato e accoglienza, 152 equipe di servizio impegnate in vari ambiti (prevenzione, recupero, carceri, ospedali, editoria, cultura, media, spettacolo), cinque cittadelle Cielo in via di realizzazione e si contano più di 2 milioni di persone all’anno incontrate attraverso varie missioni.



Al termine della sua testimonianza, Chiara Amirante ha risposto alle domande dell’assemblea:
Perché la scelta di mettere in cassetto i tuoi studi in scienze politiche e la tua professionalità?
Chiara: “Non è stata una decisione mia, è stata più una chiamata. L’esperienza della gioia nella malattia e quella della strada mi hanno travolto. In preghiera è nata spontaneamente la decisione di fare subito quel che potevo fare per rispondere alle domande concrete di aiuto che ogni giorno mi venivano presentate con grande urgenza e disperazione. Pian piano mi sono trovata a lasciare tutto, compreso qualsiasi progetto professionale e di lavoro”.

Quali sono le fonti di sostentamento della Comunità Nuovi Orizzonti?
Chiara: “I fondi per il sociale hanno tagli continui, le normative dei centri di accoglienza sono molto rigide ma l’impegno per essere a norma è tutto a carico di chi avvia i centri. In Italia fare il bene è molto difficile: le complicazioni burocratiche sono infinite, e quando le hai superate tutte..mancano i fondi. Quando finalmente dopo dieci anni (sono questi di solito i tempi tecnici) si riesce ad accreditare un Centro le Asl a cui fanno riferimento i vari ragazzi possono sempre decidere di non dare la retta quindi spesso su 25 accolti i ragazzi che hanno il contributo spese delle Asl sono 7 e i soldi spesso e volentieri (soprattutto qui nel Lazio arrivano anche dopo tre anni. Per quanto riguarda i tanti progetti presentati è davvero un impresa farli approvare le poche volte che avviene dopo due anni il progetto scade e ti ritrovi di nuovo a piedi senza i fondi necessari per portarlo avanti. Detto questo, volutamente la Comunità Nuovi Orizzonti non chiede rette per non escludere nessuno. Viviamo con la nostra testimonianza, l’obolo della vedova, il ricavato dei libri... Ancora oggi, l’unica fonte certa di finanziamento di tutti i centri , le cittadelle Cielo e le tantissime attività nel sociale della comunità Nuovi Orizzonti è la Provvidenza.
La politica deve occuparsi del bene pubblico, speriamo che i politici passino dall’amore della legge alla legge dell’amore.

Chiara: “Come dice la Parola di Dio nell’Inno alla carità di San Paolo…solo l’amore resta”.

In cosa consiste l’urgenza missionaria dei cristiani di oggi?
Chiara: “ Testimoniare la gioia che Cristo Risorto è venuto a donarci è la missione principale della Comunità. Nuovi Orizzonti che ha anche numerosi centri di recupero ma il suo principale obiettivo è portare un messaggio di gioia e di speranza a più persone possibili, come ha invitato a fare il Santo Padre nel recente Sinodo dei Vescovi sulla Nuova Evangelizzazione convocato a 50 anni dal Concilio Vaticano II che bene aveva sottolineato la vocazione alla missione e alla santità di tutti i cristiani. In questo momento di secolarizzazione e consumismo è necessaria una nuova evangelizzazione, nuova non certo nei contenuti (il cuore resta sempre la meravigliosa notizia del Vangelo) ma nell’ardore, nei mezzi e nelle modalità di espressione, così come ha sottolineato Giovanni Paolo II. Dinnanzi alle grandi sfide che caratterizzano la nostra società non possiamo non lasciarci interpellare in prima persona.

La droga è sì una piaga ma è il risultato dei veleni di cui i giovani si cibano quotidianamente, del relativismo per cui “tutto si può fare perché così fan tutti”, del consumismo che inquina tutte le relazioni, l’amicizia, l’affettività, la sessualità sempre più usa e getta. Le trasmissioni televisive più note al grande pubblico educano a vivere la sessualità come soddisfazione di bisogni e divertimento, senza spiegare che dietro al corpo c’è un cuore, che dietro al piacere compulsivo c’è la sesso dipendenza, tra le forme più terribili anche se più sottovalutate di dipendenza. Si diventa delle ‘macchine da guerra… dei serial killer che per la dose di sesso si va a colpire in profondità (anche se spesso inconsapevolmente) il cuore. Il tradimento è una delle ferite più terribili che si possano ricevere. Le statistiche, molto sotto la realtà, parlano di 250 milioni di ragazzi e ragazze che hanno ricevuto abusi sessuali… si tratta di cicatrici indelebili.

Altra grande piaga sociale: l’aborto. Ho parlato con centinaia di donne distrutte, devastate, dove sta la grande conquista della donna nel diritto di abortire? Abortire non è come togliersi un dente (come troppi vogliono farti credere), ha delle ripercussioni pesantissime sulla donna e i dati dell’OMS parlano di 54 milioni di aborti l’anno.

È più che mai urgente diffondere messaggi positivi laddove i media e new media continuano a diffondere veleni per l’anima. Cerchiamo di portare messaggi positivi in vari modi, con testimonianze di vita, programmi televisivi, campagne di sensibilizzazione. È importante agire per accompagnare in un percorso di guarigione del cuore tanti che sono disperati e ‘devastati’ ma è assolutamente urgente impegnarsi nella prevenzione a tutti i livelli.

(Testimonianza presa dal sito Nuovi Orizzonti)



22 dic 2012

NON TI ARRENDERE MAI E SII TE STESSO SEMPRE

NON TI ARRENDERE MAI E SII TE STESSO SEMPRE

A ridere c’è il rischio di apparire sciocchi. Bene, e con
questo? Gli sciocchi si divertono un mondo.

A piangere c’è il rischio di essere chiamati sentimentali
Naturalmente io sono sentimentale. Mi piace! Le lacrime
possono essere d’aiuto.

A stabilire il contatto con un altro c’è il rischio di farsi
coinvolgere. Chi rischia di farsi coinvolgere? Io voglio essere coinvolto.
A mostrare i vostri sentimenti c’è il rischio di mostrare il
vostro vero io. Che altro ho da mostrare?
A esporre le vostre idee e i vostri sogni davanti alla folla
c’è il rischio d’essere chiamati ingenui. Oh, mi hanno chiamato con epiteti ben peggiori.
Ad amare c’è il rischio di non essere corrisposti. Io non amo per essere corrisposto.
A vivere c’è il rischio di morire. Sono pronto. Non azzardatevi a versare una lacrima se sentite dire che sono saltato in aria o sono crepato. L’ho fatto con entusiasmo.
A sperare c’è il rischio della disperazione e a tentare c’è il
rischio del fallimento. Ma bisogna correre i rischi, perché il rischio più grande nella vita è non rischiare nulla. 

La persona che non rischia nulla non fa nulla, non ha nulla, non è nulla e non diviene nulla. Può evitare la sofferenza e l’angoscia, ma non può imparare e sentire e cambiare e progredire e amare e vivere. Incatenata dalle sue certezze, è schiava. Ha rinunciato alla libertà. Solo la persona che rischia è veramente libera.

Provate e vedrete che cosa succede.


Se esiste Dio, perchè tanto male nel mondo?


Gran bel video che fa molto riflettere e pensare, è una risposta ha tante persone che si fanno questa domanda, "Se esiste Dio, Perchè tanto male nel Mondo" ? 

Nel video vedrete la risposta al quesito in un simpatico video che vede per protagonisti un barbiere e un suo cliente.

(il video è in lingua originale (Spagnolo) con i sottotitoli in Italiano)



Dio esiste ! Il Problema è che le Persone non vanno da Lui e Dio ci lascia Liberi !
Per questo Amico mio c'è tanta miseria e dolore nel Mondo !

Lode al nome tuo - Un pò di Musica


Ascoltare un pò di Musica non fa mai male..

Oggi vi propongo d'ascoltare questa bellissima canzone di Matt Redman, "Blessed be Your Name" che poi è stata tradotta e canta dai RnS (Rinnovamento nello Spirito)

Qui sotto potete trovare anche il testo con gli Accordi !!!





LODE AL NOME TUO

intro: SOL RE MIm DO

             SOL     RE                  MIm        DO
strofa1:  Lode al nome tuo, dalle terre più floride,
       SOL        RE        DO
dove tutto sembra vivere, lode al nome tuo.
Lode al nome tuo, dalle terre più aride,
dove tutto sembra sterile, lode al nome tuo.

       SOL             RE             MIm    DO
rit.:  Tornerò a lodarti sempre, per ogni dono tuo,
e quando scenderà la notte sempre io dirò:
Benedetto il nome del Signor, lode al nome Tuo.
Benedetto il nome del Signor, il glorioso nome di Gesù.

strofa2: Lode al nome tuo, quando il sole spende su di me,
quando tutto è incantevole, lode al nome tuo.
Lode al nome tuo, quando io sto davanti a te,
con il cuore triste e fragile, lode al nome tuo.

rit.
               SOL  RE       MIm               DO
bridge: Tu doni e porti via,  tu doni e porti via,
SOL                    RE      MIm         DO    DO
ma sempre sceglierò di benedire te.

rit.:  Tornerò a lodarti sempre, per ogni dono tuo,
e quando scenderà la notte sempre io dirò:
Benedetto il nome del Signor, lode al nome Tuo.
Benedetto il nome del Signor, lode al nome Tuo.
Benedetto il nome del Signor, lode al nome Tuo.
Benedetto il nome del Signor, il glorioso nome di Gesù.

bridge: Tu doni ...(2v)


21 dic 2012

Messaggio d'Amore





NON AVETE BISOGNO DI GIRARE IL MONDO SENZA SOSTA PER TROVARE LA VOSTRA FELICITA' !!! 

LA VOSTRA FELICITA' E' NEL BENE CHE FARETE, NELLA GIOIA CHE DIFFONDERETE  NEL SORRISO CHE FARETE FIORIRE, NELLE LACRIME CHE 
AVRETE ASCIUGATO !!! 












LA FINE DEL MONDO? O IL SUO INIZIO?

( Articolo preso da  http://www.profduepuntozero.it )

C’è chi fa il conto alla rovescia per la fine del mondo: il 21. Io faccio il conto alla rovescia per l’inizio del mondo: il 25.  
cit. Alessandro D'Avenia


Una rivista mi ha chiesto di scrivere un breve racconto natalizio basato su uno dei cinque sensi (la vista). Io ho provato, ispirato da una pagina del libro di un amico (M.Leonardi, Abelis), che ho letto recentemente e che vi consiglio. A farmi compagnia per gli altri quattro sensi ci sono Erri De Luca, Michela Murgia, Anselm Grün e Marina Corradi.

Con questa pagina, caro lettore, ti auguro Buon Natale e ti ringrazio per tutto quello che mi hai dato in questo 2012. Non avrei mai immaginato tanti lettori per i miei libri e per questo blog, né tanta gratitudine. Se potessi ti ringrazierei di persona, ma non posso, anche se con una pagina so quanto si possa essere vicini, entrando attraverso gli occhi a poco a poco nel tuo cuore e nella tua mente, e farsi spazio lì dove a volte sembra non ce ne sia (per paura, per pigrizia, per noia, per sospetto o distrazione), e starsene in silenzio insieme a condividere l’inizio di una bellezza che sarà un giorno senza fine. Bellezza della quale, come te, ho una grande nostalgia. Perchè anche io a volte mi sento orfano come te, di questa bellezza che non finisce.

***

Destinatario sconosciuto

Stefano Occhipinti è un postino che fa le sue consegne in bicicletta, anche quando nevica. E in questo Natale di crisi la neve si è accanita contro le strade della città, quasi potesse lavarle definitivamente. Ma si sa che la città degli uomini è troppo polverosa per essere lavata dalla neve. Il 24 dicembre è l’ultima giornata di lavoro dell’anno. Stefano solca la neve lentamente e sul suo volto c’è la stanchezza buona di un lavoro compiuto. Stefano ha imparato da suo padre che nella vita non è importante la parte, ma la recitazione. Che tu sia Re, Buffone o Postino, quel che conta è che tu sia un bravo Re, Buffone o Postino. Per lui essere un buon postino è portare le lettere al destinatario, anche quando ne è rimasta solo una e si è fatto tardi e si potrebbe rimandare al giorno dopo.
E in fondo al sacco ne è rimasta una.
Stefano è rimasto solo con la neve. La gente ha già acceso le luci colorate della vigilia e le facciate dei palazzi sembrano aver perso la loro ordinaria e ripetitiva tristezza.
Legge sulla busta: non c’è l’indirizzo. C’è il francobollo e c’è una lettera da un foglio a giudicare dal peso della busta, conosce bene il suo mestiere, le sue dita sanno determinare il contenuto di ogni busta dal solo peso. Ma purtroppo la busta è bianca come la neve che, nuova, si poggia sulla vecchia.
Stefano è un postino a fine giornata, il 24 dicembre. La neve continua a cadere e lo trasforma in un fantasma nel buio. Ha una busta senza destinatario. Il suo turno è finito. Si avvicina ad un cestino per buttare la lettera. E se fosse una lettera importante? Se ne dipende qualcosa di vitale, in quel Natale?
La apre. Spiega il foglio e legge:

…ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo,
ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo,
ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo,
ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo,
ti amo,
ti amo, ti amo, ti amo, ti amo,
ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo,
ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo…

Si ferma perché quella parola è scritta sul fronte e sul retro di quel foglio centi­naia di volte e assomiglia ad una poesia, dal momento che gli a capo non sono regolari. Guarda i fiocchi di neve, che – si sa – sembrano tutti uguali, ma a guardare bene si scopre che non uno è uguale all’altro, perché ciascuno dispone i suoi cristalli in modo perfettamente geometrico, ma sempre nuovo e diverso. Un caos ordinato, o un ordine caotico?
Stefano riprende a leggere. Anche se c’è scritta una sola cosa, ogni «ti amo» ha una grafia leggermente diversa, ora una «t» è più lunga, ora una «o» più arrotondata, ora una «a» più schiacciata, ora una «i» più slanciata. Come se ogni «ti amo», apparentemente uguale all’altro, fosse unico e nuovo a saperlo scrivere e a saperlo leggere come si deve. Ma per vedere certe cose bisogna averci gli occhi aperti. Spalancati. E questo Stefano lo sa, perché se c’è una cosa che il suo mestiere gli ha insegnato è che l’essenziale è leggere bene nome e cognome e indirizzo su una busta.
Dopo l’ultimo «ti amo», non c’è scritto più nulla. Follie da innamorati. Neanche una firma. Anzi al posto della firma, in basso a destra galleggiava un altro «ti amo». Quasi fosse quella la firma, il nome e il cognome del mittente.
Stefano alza gli occhi dal foglio e li costringe a ripercorrere al contrario la caduta dei fiocchi come chi cerca la sorgente di un fiume. Si perdono, fiocchi e occhi, nel cielo buio e compatto della vigilia, come se si potesse spaccare da un momento all’altro. Tutto sembra così simile a quella lettera in quella notte. Tutto è così calmo in quella notte. Tutto è così consueto e nuovo in quella notte. Come un «ti amo» pronunciato all’infinito, ma sempre diverso. Basta guardare la neve cadere dal cielo nelle proprie mani.

L’essenziale è visibile agli occhi.