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28 gen 2013

Unità dei Cristiani



Oggi Benedetto XVI concluderà la settimana di preghiera per l'unità dai Cristiani.

Perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
E la gloria che tu hai dato a me, io l'ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell'unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me.
(Vangelo di Giovanni 17, 21-23)


Incoraggio tutti a pregare insieme affinché possiamo realizzare ‘Quello che esige il Signore da noi’, come dice quest’anno il tema della Settimana; un tema proposto da alcune comunità cristiane dell’India, che invitano a camminare con decisione verso l’unità visibile tra tutti i cristiani e a superare, come fratelli in Cristo, ogni tipo di ingiusta discriminazione”. 
(Benedetto XVI - Angelus del 20 Gennaio 2013)





Preghiera per l'unità
dei cristiani 

Signore Gesù, che hai pregato affinché tutti siano una cosa sola, noi ti preghiamo per l'Unità dei Cristiani, come tu la vuoi, con i mezzi che tu vuoi. Che lo Spirito Santo ci doni di vedere il nostro peccato e di sperare al di là di ogni speranza. 
Amen


La Chiesa "è sempre bisognosa di purificazione", e "una delle colpe più gravi che deturpano il volto della Chiesa è quella contro la sua unità visibile, in particolare le storiche divisioni che hanno separato i cristiani e che non sono state ancora del tutto superate". È quanto ha affermato ieri Benedetto XVI, all'Angelus in Piazza San Pietro, ricordando che "proprio in questi giorni, dal 18 al 25 gennaio, si svolge l'annuale Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani, un momento sempre gradito ai credenti e alle comunità - ha detto -, che risveglia in tutti il desiderio e l'impegno spirituale per la piena comunione".

In tal senso, il Papa ha definito "molto significativa" la veglia da lui celebrata circa un mese fa, "in questa Piazza, con migliaia di giovani di tutta Europa e con la comunità ecumenica di Taizè: un momento di grazia in cui abbiamo sperimentato la bellezza di formare una cosa sola in Cristo".

"Incoraggio tutti a pregare insieme - ha proseguito - affinchè possiamo realizzare 'Quello che esige il Signore da noì, come dice quest'anno il tema della Settimana; un tema proposto da alcune comunità cristiane dell'India, che invitano a camminare con decisione verso l'unità visibile tra tutti i cristiani e a superare, come fratelli in Cristo, ogni tipo di ingiusta discriminazione".

Il Pontefice ha anche ricordato che venerdì prossimo, al termine di queste giornate di preghiera, presiederà i Vespri nella Basilica di San Paolo fuori le mura, alla presenza dei rappresentanti delle altre Chiese e comunità ecclesiali.

Il Papa ha fatto anche sentire la sua voce perché nel mondo "cessino le stragi di civili inermi" e perchè, attraverso la via del negoziato, "abbia fine ogni violenza". L'appello di Benedetto XVI, pronunciato all'Angelus, non ha fatto riferimento particolare ed esplicito a nessuno dei conflitti in corso, ma non è difficile vedere nelle accorate parole del Pontefice l'angoscia crescente per la sanguinosa guerra civile in Siria, come pure per le nuove aree di scontro in Africa - vedi l'intervento francese in Mali - o anche per la recente strage di ostaggi nel blitz in Algeria. Il Papa, parlando ai fedeli in una Piazza San Pietro bagnata dalla pioggia, è tornato "ancora una volta" a pregare "per la pace", perché - ha affermato - "nei diversi conflitti purtroppo in atto, cessino le stragi di civili inermi, abbia fine ogni violenza, e si trovi il coraggio del dialogo e del negoziato".
(Fonte: L'Avvenire)

Preghiamo che in futuro non ci siano più divisioni, ma ci sia comunione e unità...


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